Nell’ipotesi di tale evenienza, si invitano i colleghi a presenziare alle udienze di domani giorno 6 marzo 2020, facendo verbalizzare (può predisporsi un documento prestampato da allegare al verbale di udienza) ai singoli giudici quanto segue :

"In riferimento alle motivazioni addotte ai fini della declaratoria di illegittimità della delibera dell’OCF, si rileva che tali valutazioni siano di esclusiva competenza della Commissione di garanzia, avente funzione paragiurisdizionale in sede materia.

Tale funzione è definita, nelle sue linee generali, dalla lett. I), dell’art. 13, L. n. 146, che riconosce alla Commissione la titolarità a giudicare su tutte le inadempienze o violazioni, comprese quelle riguardanti i codici di autoregolamentazione, o regolamentazioni provvisorie.
Va sottolineato come tale attività giudicante riguardi le parti e non solo i soggetti che proclamano lo sciopero. A tal proposito si precisa che anche l’attività di valutazione del comportamento delle parti, soggiace a precise regole procedurali stabilite nell’art. 4, comma 4-quater.

Tali regole sono state, ulteriormente, ribadite dalla Corte Costituzionale, con la sent. n. 57/1995.

Se anche dinnanzi a tali rilievi il giudicante dovesse ritenere illegittimo il deliberato dell’OCF e, quindi ritenere privo di alcun effetto la dichiarazione di astensione depositata, si dovrà far rilevare al giudicante e verbalizzare quanto appresso:
“Si rileva che allo stato e per la celebrazione della presente udienza noi avvocati siamo esposti a situazione concreta ed attuale di pericolo per la salute, in quanto le condizioni logistiche e gli spazi dei locali violano l’osservanza delle prescrizioni dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, rilevandosi la grave inosservanza delle “regole di protezione” indicate dal DPCM (tra cui: i luoghi ed i locali non devono essere sovraffollati; occorre una distanza di almeno un metro tra i presenti; le condizioni ambientali e areazione dei locali devono essere idonee rispetto al numero dei presenti, etc)”.

Pertanto si chiede il differimento della presente udienza e la trasmissione del presente verbale al Ministero della Giustizia, alla Commissione di Garanzia, al Cnf, all’OCF per l’adozione degli atti di loro competenza, valutando anche l’eventuale ricorrenza di ipotesi di reato rispetto alla negazione e violazione del diritto all’astensione, oltre che per la tutela del diritto alla salute gravemente esposto a pericolo per quanto sopra rilevato."

I Consiglieri del Coa e gli iscritti hanno il dovere di far valere quanto sopra evidenziato, per dignità personale e professionale.

Catanzaro, 05 Marzo 2020

Il Presidente del Coa di Catanzaro
Avv. Antonello Talerico